La fine di un viaggio, è l'inizio di un altro
Da questa esperienza ho imparato che non si smette di cresce o imparare. Bisogna essere giusti, soprattutto con se stessi. Dobbiamo essere consapevoli del male che facciamo, a noi e agli altri, in tanti piccoli modi, che neanche conosciamo. Credo fermamente che aprirci e cercare di capire sia un passo necessario, per non dire obbligatorio. Cerca di capire non solo chi torna, ma anche chi scappa, chi arriva, chi passa e se ne va.
Dovremmo accettare che ci sono tanti modi di vivere, molto diversi e incomprensibili, ma che, finchè non intervengono nella nostra libertà, hanno diritto di esistere.
Io sono stata fortunata, nel mio viaggio ho visto e fatto cose meravigliose. Mi sono sentita libera e vera, orogogliosa dei miei traguardi. Ma chi non l’ha vissuto? Chi si è perso tutto questo perchè qualcuno non ha voluto?
o meglio, chi non può farlo? Questo cortometraggio, purtroppo, non cambierà niente. Ma non perchè non può. Semplicemente le convinzioni umane vanno molto oltre quello che può insegnare. Bisognerebbe viverle, prendere e provare a viaggiare, a cambiare.
Tuttavia, quello che può fare è farti riconoscere in quel personaggio un pò semplice che sei stato per farti provare un senso di orgoglio e nostalgia tipico di chi parte e cambia per sempre.