BRASIL
ARCHITECTURAL SURVEY | YEAR II
I.U.A.V. Università di Venezia | 2013
Leading professor: Giuseppe D'Acunto
Giardini della Biennale, Venezia (VE), Italia
Collaborators: Ciro Giovanni Albano, Matilde Cacco
I.U.A.V. Università di Venezia | 2013
Leading professor: Giuseppe D'Acunto
Giardini della Biennale, Venezia (VE), Italia
Collaborators: Ciro Giovanni Albano, Matilde Cacco
My tasks: surveying and historic research (cooperation), 3D modeling (Brazilian Pavilion), rendering, architectural drawing and graphic design.
How a concept evolves and is contaminated in its confrontation with reality, with man and his relations. At the end of the 50's, the Government of Brazil made a first proposal about a Brazilian pavilion in Giardini di Castello. In December 1959, the project was entrusted to the Brazilian architect Henrique E. Mindlin, with the collaboration of the colleagues Giancarlo Palanti and Walmyr L. Amaral. The pavilion was to be built over the river Rio dei Giardini, in line with the middle section of the large complex by Del Giudice. Four years later, a second proposal was made by the Venetian architect Amerigo Marchesin - already involved as a collaborator in the early phases of the project. The building was moved along its axis toward the central exedra of Del Giudice's complex, close to the pool designed by Carlo Scarpa. The lying position of the pavilion is made explicit by the presence of the covered gallery that intersects the two volumes, turned as a telescope toward the portal opening onto the wide rear façade. The concrete beam that covers the gallery is a tribute to Mindlin’s aesthetics and purpose: the pursuit of a Brazilian architectural identity. There is a second level of contamination: on several occasions, in the project of Mindlin, Palanti, Amaral and Marchesin has been detected the influence of the nearby Austrian Pavilion by Josef Hoffmann. The Brazilian Pavilion proposes a similar structure, albeit altering the fruition scheme. The reference modules are different but the accuracy of the Marchesin project is comparable to the one adopted by Hoffmann. The same gallery that pierces and sections the Brazilian Pavilion leads the visitor through the Austrian Pavilion.
Il mio ruolo: collaborazione al rilievo e all'indagine storica, modellazione 3D (Padiglione del Brasile), rendering, disegno architettonico e progettazione grafica.
L'analisi di come un concetto si evolva e si contamini nel suo confrontarsi con la realtà e con l'uomo e le sue relazioni. Attorno alla fine degli anni '50, il governo del Brasile avanzò una prima proposta di un proprio padiglione nei Giardini di Castello. Nel dicembre del 1959 il progetto fu affidato all'architetto brasiliano Henrique E. Mindlin, con la collaborazione dei colleghi Giancarlo Palanti e Walmyr L. Amaral. L'edificio sarebbe dovuto sorgere a cavallo del Rio dei Giardini, in asse con la sezione centrale dell'ampio complesso di Del Giudice. Quattro anni dopo una seconda proposta fu avanzata dall'architetto veneziano Amerigo Marchesin - già coinvolto come collaboratore nelle fasi iniziali del progetto. L'edificio fu traslato lungo il proprio asse e addossato all'esedra centrale dell'opera di Del Giudice, nei pressi della vasca progettata da Carlo Scarpa. La giacitura del padiglione è resa esplicita dalla presenza della galleria coperta che interseca i due volumi, volta come un cannocchiale sul portale aprentesi nel lungo fronte retrostante. La trave a C rovescia in calcestruzzo che copre la galleria è un omaggio all'estetica di Mindlin e al suo scopo: la ricerca di un'identità architettonica che potesse considerarsi nazionale. Lo studio dell'opera ha approfondito un secondo livello di contaminazione: più volte è stata rilevata nel progetto di Mindlin, Palanti, Amaral e Marchesin l'influenza del lavoro compiuto da Hoffmann per la realizzazione del vicino padiglione austriaco. Il padiglione brasiliano propone una struttura simile, seppur alterandone lo schema fruitivo. Per quanto i moduli di riferimento siano differenti, il rigore del progetto di Marchesin tende a quello solidissimo applicato dall'architetto austriaco. La stessa galleria che perfora e scinde il padiglione brasiliano conduce attraverso l'opera di Hoffmann.
SOLAR ANALYSIS