Bruciamo le gondole, poltrone a dondolo per cretini
Typographic installation
Typographic installation
Laboratorio di "Design dei tipi" (L. Sonnoli/IUAV). Progetto realizzato insieme a Niccolò Mazzoni e Luca Boscardin. Prendendo come riferimento l'invettiva futurista di Marinetti contro "Venezia passatista", questa installazione ha voluto reinterpretare con ironia il significato originario della frase.
Abbiamo scelto una parte del testo che avesse un impatto forte, violento: "Bruciamo le gondole, poltrone a dondolo per cretini". Abbiamo quindi disegnato delle lettere, tenendo come riferimento il Mostra (font che riprende varie caratteristiche della grafica futurista).
L'alfabeto così creato, enfatizza alcuni tratti distintivi della tipografia futurista e allo stesso tempo presenta una forma semplice e lineare, pratica per la fase esecutiva dell'installazione. Le lettere sono state realizzate con dei panni di stoffa, opportunamente tagliati e verniciati.
L'installazione richiama una tra le più tipiche tradizioni popolari di Venezia, e cioè quella di stendere i panni al sole per mezzo di lunghi fili che corrono tra una facciata e l'altra dei palazzi. "Bruciamo le gondole, poltrone a dondolo per cretini" non è più una provocazione futurista, ma solo un testo appeso ad un filo, leggero come l'aria, esposto alla "maniera veneziana" come biancheria da asciugare.
Abbiamo scelto una parte del testo che avesse un impatto forte, violento: "Bruciamo le gondole, poltrone a dondolo per cretini". Abbiamo quindi disegnato delle lettere, tenendo come riferimento il Mostra (font che riprende varie caratteristiche della grafica futurista).
L'alfabeto così creato, enfatizza alcuni tratti distintivi della tipografia futurista e allo stesso tempo presenta una forma semplice e lineare, pratica per la fase esecutiva dell'installazione. Le lettere sono state realizzate con dei panni di stoffa, opportunamente tagliati e verniciati.
L'installazione richiama una tra le più tipiche tradizioni popolari di Venezia, e cioè quella di stendere i panni al sole per mezzo di lunghi fili che corrono tra una facciata e l'altra dei palazzi. "Bruciamo le gondole, poltrone a dondolo per cretini" non è più una provocazione futurista, ma solo un testo appeso ad un filo, leggero come l'aria, esposto alla "maniera veneziana" come biancheria da asciugare.
