“Immaginiamo per un momento che la carta stia per scomparire. Che cosa andrebbe perduto?La risposta è semplice: tutto. La carta è tutt’intorno a noi. E non pensiamo soltanto ai libri, alle lettere, ai quotidiani; pensiamo ai certificati, alle carte da gioco, ai tovagliolini, ai biglietti da visita, agli imballi dei telefoni cellulari e alle bustine del tè. Siamo gente di carta. 
Tuttavia, si dice, l’epoca della carta è al tramonto: si vendono più e-book che libri cartacei, i biglietti elettronici hanno rimpiazzato quelli tradizionali, gli archivi vengono digitalizzati. Il mondo in cui viviamo è stato costruito con la carta, nondimeno ovunque guardiamo la carta sta scomparendo e stiamo entrando in un nuovo mondo.”

Questa frase tratta dal libro “L’odore della carta” di Ian Sansom 
è stato lo spunto per creare e mettere a punto tutto il mio progetto di tesi.
In un’epoca dove il digitale, gli e-book e i tablet si avviano a diventare dei media di massa,
secondo me si sta perdendo il valore intrinseco del foglio di carta, il suo profumo,
la sensazione nel toccare, di sfogliare un libro, il rumore di una pagina accartocciata. 
La carta è depositaria della memoria e conserva tutti i nostri ricordi.
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BRAND VALUES
Ricercatezza - Rispetto - Sostenibilità - Creatività - Qualità - Natura - Semplicità - Green
Sensibilità - Freschezza - Riciclo
TARGET
Il target scelto per la rivista è sicuramente di alto profilo; 
in particolare è rivolta soprattutto a donne di età compresa tra i 30/40 anni 
che hanno una cultura personale votata ai temi più sensibili come quello del riciclo.
 
Daphne sarà stampata su carta riciclata utilizzando inchiostri speciali che proteggono l’ambiente,
sarà disponibile in librerie specializzate e avrà un range di prezzo abbastanza elevato.
PERCHE' IL NOME DAPHNE?
Il mito racconta che Dafne fosse figlia del dio fluviale Peneo e della Terra.
Cupido, geloso di Apollo, decise di farlo innamorare della ninfa così creò due frecce:
una con la punta ben acuminata fatta di oro destinata a infliggere l’amore di Apollo verso Dafne
e l’altra con la punta stondata fatta di ferro destinata a farlo respingere.
Il dio, colpito dalla freccia d’amore si mise all’inseguimento della fanciulla che corse via spaventata.
Quando stava quasi per raggiungerla, Dafne invocò l’aiuto del padre che la trasformò in un albero di alloro.
Il dio, ormai impotente, decise di rendere questa pianta sempreverde e di considerarla a lui sacra portandone i rami
come una corona a rappresentare un segno di gloria da porre sul capo dei migliori fra gli uomini.
 
Il payoff che ho scelto invece è “La natura dell’arte” perchè in poche parole racchiude tutta la filosofia del brand.
Il tema della natura raggruppa dentro di sè il concetto di foresta, carta, riciclo
ed è abbinato all’altro tema portante di Daphne: l’arte, intesa come contenitore che racchiude diverse tipologie quali design, architettura, infografica, scultura e pittura.
Gli articoli contenuti nel primo numero di DAPHNE trattano in particolare di artisti che usano la carta per le loro opere; successivamente l’argomento rimarrà sempre il medesimo ma cambierà il settore artistico di riferimento.
L’argomento “carta” sarà infatti trattato oltre che nell'arte anche nel design, nell’architettura o nelle infografiche.
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