Horror Vacui
Mixed media installation, 2018
Uguali quando? Uguali come? Abbiamo una storia da raccontarvi, parla di giovinezza e desiderio di libertà, di indipendenza e di conquista. E di morte, di violenza, di cattiveria, malvagità e dolore. La vita spezzata e sciolta nell'acido, il grido di aiuto ed il tentativo di fuga. L'ultimo saluto, la notte, e la natura che ingloba e divora ogni prova. Due studentesse dei Paesi Bassi decidono di regalarsi una vacanza a Panama, ma una sera non rientrano ed i loro corpi vengono ritrovati, a pezzi dopo diverso tempo. Sono stati rinvenuti anche i loro cellulari e la macchina fotografica con documentati i loro tentativi di contattare la polizia locale e quella olandese, tutti andati a vuoto per mancanza di linea. Hanno scattato foto di quella loro ultima notte nella foresta e noi abbiamo cercato di raccontare con la nostra istallazione la loro tremenda fine. Quello che resta è la sola cosa che davvero è uguale in ogni essere vivente, la paura.
Enne Effe, Alex Ortiga, Franco Del Zotto Odorico

Kris Kremers e Lisanne Froon, erano due giovani ragazze olandesi con un sogno nel cassetto. Andare a Panama e vivere l'avventura della loro vita. Il loro viaggio non sarebbe dovuto essere una semplice vacanza. Tra i loro piani c'era quello di fermarsi sei settimane sul luogo, fare volontariato in una scuola locale e perfezionare il loro spagnolo. Il 29 marzo partirono da Amsterdam verso la loro destinazione. Vennero accolte da due famiglie del luogo che avrebbero dovuto offrire loro alloggio durante il loro viaggio e fin da subito iniziarono ad organizzare delle escursioni. Entrambe infatti erano grandi amanti della natura e si erano ripromesse di vivere questa esperienza il più possibile a contatto con la stessa.
Quello che non sapevano è che la prima di quelle escursioni, sarebbe stata anche l'ultima e purtroppo non avrebbero più fatto ritorno a casa. Il 1° aprile alle 11 del mattino dissero ad una delle famiglie che le stavano aspettando, che sarebbero andate a fare un giro con il loro cane. L'idea era quella di percorrere il sentiero del pianista; un percorso all'interno della foresta nella località di Boquete e di far ritorno a casa nel tardo pomeriggio. Le ore passavano e a tarda sera la famiglia di Kris iniziò a preoccuparsi. Nessuno sapeva di preciso dove si fossero recate le ragazze e sembra molto strano che non si fossero messe in contatto per avvisare del loro ritardo.
L'unico indizio era dato da una fotografia che le ragazze avevano pubblicato su facebook dove le si vedeva all'inizio del sentiero del pianista. La situazione si fece più seria quando durante la notte il cane della famiglia fece ritorno a casa ma di Kris e Lisanne nessuna traccia. Si cercò di mantenere la calma ma quando il giorno dopo le ragazze non avevano ancora dato nessuna notizia, le famiglie avvisarono la polizia. Le autorità locali non pensarono fosse necessario iniziare le ricerche, almeno per il momento. Quindi i primi tentativi di trovare Kris e Lisanne, furono fatti da alcune persone del luogo, attirate dall'idea di poter ottenere la ricompensa di 30 mila dollari che le famiglie di Kris e Lisanne in Olanda avevano offerto per il loro ritrovamento.
Le ricerche però non andarono a buon fine. Solo quattro giorni dopo la scomparsa, entra in gioco anche la polizia. Vennero portate a termine ricerche più approfondite ma le settimane passavano e le ragazze sembravano essere letteralmente scomparse nel nulla. Dieci settimane dopo, una donna del luogo, trova uno zaino sulla riva di un fiume vicino al villaggio di Alto Romero nella regione di Bocas del Toro. La donna passava per la zona tutti i giorni ed assicurò che se lo zaino si fosse trovato lì prima del giorno del suo ritrovamento, l'avrebbe sicuramente visto
Eppure anche lo zaino sembrava essersi materializzato dal nulla ed era stranamente troppo asciutto per far ipotizzare che potesse essere stato trasportato dalla corrente. All'interno vi trovarono due paia di occhiali, il passaporto di Froon, una bottiglia d'acqua, una macchina fotografica, 2 reggiseni e i cellulari delle ragazze. Da questo momento il mistero si fa più fitto.
Dai telefoni viene rilevato che già poche ore dopo l'inizio della loro escursione, qualcuno aveva cercato di contattare il 112 e il 911. La scarsa copertura della zona non aveva premesso che le chiamate andassero a buon fine. Dopo il 5 aprile la batteria del telefono di Lisanne si sarebbe esaurita e il cellulare non sarebbe più stato utilizzato. Il telefono di Kris non avrebbe più emesso chiamate, ma sarebbe stato acceso diverse volte in cerca di ricezione.
Dopo il 6 di aprile sull'iPhone di Kris sarebbero stati fatti diversi tentativi di accesso con un pin non corretto. Dal 7 al 10 di aprile su quello stesso telefono, sarebbero stati fatti 77 tentativi di chiamata al numero d'emergenza, anche questi non andati a buon fine. L'11 di aprile il telefono sarebbe stato riacceso alle 10 e 51 è spento per l'ultima volta alle 11 e 56. Un altro punto che ha fatto sorgere numerose domande, riguarda le foto che sarebbero state fatte con la macchina fotografica delle ragazze.
Le foto del 1° di aprile sarebbero state immagini del tutto normali; quelle che potrebbero scattare due ragazze durante le proprie vacanze. L'8 di aprile sarebbero state scattate 90 foto con flash, tutte nel lasso di tempo compreso tra l'una e le quattro di notte. La maggior parte di queste, mostrano vegetazione oppure una completa oscurità. Questa fotografia, l'ultima che è stata possibile recuperare è forse la più strana ed inquietante. Capire la posizione della macchina fotografica in questo caso, non è possibile ma quello che vediamo potrebbe essere l'orlo di un precipizio o qualcosa del genere.
Il ritrovamento dello zaino portò nuove ricerche lungo il fiume dove era stato ritrovato e poco tempo dopo vengono ritrovati anche pantaloni corti di una delle ragazze. Oramai c'erano ben poche speranze che si fossero salvate. La conferma venne data del ritrovamento, ben due mesi dopo di una scarpa da ginnastica contenente un piede e da 33 ossa sparse sulla riva del fiume a pochi chilometri dal luogo dov'era stato recuperato lo zaino. Il test del dna tolse ogni dubbio: erano le ossa di Kris e Lisanne. Con tutte queste informazioni si cercò di ricostruire gli eventi.
In breve si crede che Kris e Lisanne fossero cadute da un dirupo durante l'escursione. Che avessero cercato di chiamare il numero di emergenza, senza successo. Che una delle due probabilmente Kris non ce l'avesse fatta. Presa dalla disperazione Lisanne avrebbe cercato di accendere il telefono di Kris sbagliando a digitare il pin diverse volte. Avrebbe resitito il tempo sufficiente per tentar di chiamare i soccorsi per ben 77 volte. Le 90 fotografie invece sarebbero state fatte solo per utilizzare il flash e fare luce nella completa oscurità.
Caso risolto quindi? Dove sta il mistero? In verità come già dicevo all'inizio ci sono due elementi che la polizia non prese in considerazione, almeno non troppo seriamente. Due semplici elementi che possono mettere in serio dubbio la versione ufficiale. Il primo di questi è una fotografia che sarebbe andata persa, più precisamente la numero 509. Si pensa che questa foto sia stata cancellata dalla macchina fotografica. Riflettendoci bene, che ragione avrebbero avuto Kris e Lisanne per cancellarla? In una situazione del genere l'ultima cosa che ti verrebbe in mente è quella di cancellare una foto. È possibile che sia stata eliminata per sbaglio? Beh, eliminare un'immagine da una macchina fotografica è un'operazione che normalmente richiede più di un passaggio.
In effetti è molto difficile che si cancellino immagini senza averne l'intenzione. Forse era implicata una terza persona? Forse quella foto doveva sparire per qualche motivo? L'ipotesi che una terza persona fosse implicata è data da un altro indizio, abbastanza strano. Lo zaino trovato sulla riva del fiume era perlopiù asciutto e tra le impronte di Kris e Lisanne ne era stata trovata un'altra, che non apparteneva le ragazze.
Di chi era quell'impronta e come c'era finita lì?
La polizia non approfondì l'investigazione e il caso venne considerato un incidente. Nessuno considerò la testimonianza della donna che trovò lo zaino, quando disse che il giorno prima non era lì e che qualcuno avrebbe dovuto mettercelo. Ma la donna potrebbe essersi semplicemente sbagliata.
Kris Kremers and Lisanne Froon were Dutch students who died on or shortly after April 1, 2014, while hiking in Panama. After an extensive search, portions of their bodies were found a few months later. Their cause of death could not be determined definitively, but Dutch authorities working with forensic and search-rescue investigators thought it likely the students had accidentally fallen from a cliff after becoming lost. The circumstances and aftermath of their disappearance have resulted in much speculation about the cause of death. Foul play could not be entirely ruled out and Panamanian officials came under fire for allegedly mishandling the disappearance and aftermath. Further investigation into the case in 2017 uncovered enough new evidence to suggest foul play, as well as a possible link to other murders in the area.
Ten weeks later, a local woman turned in Froon's blue backpack, which she said she had found in a rice paddy by a riverbank near her village of Alto Romero, in the Bocas del Toro region. She said she was sure it had not been there the day before. The backpack contained two pairs of sunglasses, US$83 in cash, Froon's passport, a water bottle, Froon's camera, two bras, and the women's phones – all packed, dry, and in good condition. The women's phones showed that for some hours after the start of their hike, someone had dialed 112 and 911 (the emergency number in Panama).
The first distress call had been made just hours after beginning their hike: one from Kremers's iPhone at 16:39 and shortly after that, one from Froon's Samsung Galaxy at 16:51. None of the calls had gone through due to a lack of reception in the area except for one 911 call attempt on April 3 that lasted for a little over a second before breaking up. After April 5, Froon's phone battery became exhausted after 05:00 and was not used again. Kremers's iPhone would not make any more calls either but was intermittently turned on to search for reception. After April 6, multiple attempts of a false PIN code were entered into the iPhone; it never received the correct code again. One report showed that between 7 and 10 April, there were 77 emergency call attempts with the iPhone. On April 11, the phone was turned on at 10:51, and was turned off for the last time at 11:56.

Date of Call
iPhone 4 (Kremers)
Samsung Galaxy S III (Froon)
1 April
16:39 – attempt 1 (112)
16:51 – attempt 1 (112)
2 April
18:14 – attempt 2 (112)
06:58 – attempt 2 (112)
10:53 – attempt 3 (112 & 911)
3 April
09:33 – attempt 3 (911)
16:00 – check signal 1
13:50 – check signal 1
16:19 – check signal 2
4 April
09:33 – check signal 2
13:42 – check signal 3
no activity
5 April
10:50 – check signal 4
13:37 – check signal 5
04:50 – check signal 3
05:56 – switch on; battery empty; no further activity
6 April
10:26 – check signal 6 (no PIN)
13:37 – check signal 7 (no PIN)
--
11 April
10:51 – check signal 8 (no PIN)
11:56 – switched off after 1:05 h; no further activity
--

Froon's camera contained photos from April 1 suggesting that the women had taken a trail at the overlook of the Continental Divide and wandered into some wilderness hours before their first attempt to reach 911, but with no signs of anything unusual. On April 8, ninety flash photos were taken between 01:00 and 04:00, apparently deep in the jungle and in near-complete darkness. A few photos show that they were possibly near a river or a ravine. Some show a twig with plastic bags and candy wrappers on top of a rock, another shows what looks like toilet paper and a mirror on another rock, and another shows the back of Kremers's head with what looks like blood by her temple.
Barrel by Franco Del Zotto Odorico
Canvas by Alex Ortiga
Embroidery on transparent pvc by Enne Effe
Horror Vacui, 2018
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